Borgogna - Franca Contea Maggio 2024

14.06.2024 10:34

Il week-end della Pentecoste (festivo qui in Francia dove viviamo) quest’anno cadeva a metà maggio e con una cara amica avevamo prenotato degli alberghi per passarlo nella splendida regione dell’Alsazia, anche se noi avevamo già fatto quasi lo stesso week-end cinque anni fa (trovate qui il diario).

Poi ci si è messo di mezzo il meteo che annunciava pioggie per tutto il week-end o quasi e siccome avremmo dovuto visitare soprattutto paesini con pochi posti dove ripararsi abbiamo deciso quasi in last minute di cambiare programma (per fortuna le prenotazioni si potevano annullare quasi fino alla fine).

Quindi abbiamo cambiato regione (rimandando di un anno il ritorno in Alsazia) e siamo passati alla Borgogna-Franca Contea: in effetti avremmo visitato principalmente città, quindi anche se fosse piovuto sarebbe stato più facile trovare riparo (e in più le previsioni erano meno drammatiche).

Chiaramente non abbiamo prenotato voli o treni in quanto ci saremmo spostati con la nostra macchina (una Peugeot 2008).

Gli hotel, tre in totale in quanto saremmo partiti il venerdì pomeriggio dopo il lavoro per avvicinarci alla prima tappa, li abbiamo prenotati su delle grandi piattaforme di prenotazione.

Non avevamo nessuna guida sulla Franca-Contea, quindi ci siamo “accontentati” di quello che abbiamo trovato, cioè una Guida Verde Michelin (che in effetti è molto buona). Mentre per la Borgogna già avevamo una Routard. Entrambe in francese.

Veniamo quindi al diario di questo week-end last minute.

Venerdì 17 Maggio 2024

Dopo il lavoro passiamo a prendere la nostra amica sotto casa sua (abita nel paese vicino) e poi dopo quasi due ore di strada arriviamo a Troyes, nella bella regione dello Champagne nel Grande Est.

Questa sera dormiamo nella sua periferia, non lontano dall’autostrada che dobbiamo riprendere domani mattina. L’hotel che ci ospita è l’ACE Hotel Troyes: 150,96€ per le due camere, con parcheggio, wi-fi e colazione inclusi prenotato via Expedia. Classico hotel di una catena, ma pulito e tranquillo.

Non abbiamo voglia di riprendere la macchina per andare a cena quindi andiamo a piedi nel vicino Courtepaille (Le Bas des, Route d'Auxerre, Rue de la Fourche aux Moines, 10120 Saint-André-les-Vergers): prendiamo una plancia di salumi da condividere in antipasto, un’insalata parigina con prosciutto cotto grigliato, due hamburger con fagiolini e ratatouille, un caffè “douceur” (con un dolcetto), un’infusione “gourmande” (con una mini selzione di dolci), un deca, una birra e una bottiglia d’acqua frizzante. Il tutto per 82,20€ e tutto buono.

Poi dopo una mini passeggiata nel parcheggio (siamo in mezzo al nulla), torniamo nelle nostre camere per passare la notte.

Sabato 18 Maggio 2024

Dopo una notte tranquilla scendiamo a fare colazione a buffet: semplice ma buoa. Poi rifacciamo le valigie, ricarichiamo la macchina e ripartiamo.

Altre due ore circa e arriviamo verso le 11 alla prima vera tappa di questo week-end: Besançon, che è la capitale della Franca-Contea.

Parcheggiamo gratuitamente al Parcheggio Robelin e poi iniziamo a passeggiare in questa città che ci affascina immediatamente.

La mattina la dedichiamo prima al quartiere di Battant sulle rive del fiume Doubs che attraversa la città (e dà il nome anche al dipartimento) con la sua bella chiesa di Sainte Madeleine e la place Marulaz con la sua fontana.

Passiamo poi dall’altra parte del fiume e arriviamo nel centro vero e proprio con il bel quai Vauban, la place de la Révolution e la Grande Rue dove si trovano begli edifici (tra cui il bel Municipio) in più di negozi e ristoranti.

È ora di pranzo, quindi decidiamo di mangiare a La Viennoise (66 Grande Rue, 25000 Besançon), pasticceria che fa anche piatti veloci salati. Prendiamo tre fette di “tarte comtoise” (con formaggio comté e salsiccia di Morteau) con patatine fritte e insalata, poi come dolci un trio di cioccolata, una foresta nera e un macaron, tre caffè e una bottiglia d’acqua frizzante. Paghiamo 44,70€ ed è tutto eccellente.

Dopo pranzo continuiamo a passeggiare per la città lungo la Grande Rue, ma il bel sole della mattina lascia spazio a inquietanti nuvoloni neri. Arriviamo alla Cattedrale di Saint Jean, molto bella.

Mentre siamo all’interno comincia a diluviare, anzi un vero e proprio temporale con lampi e fulmini. Quindi decidiamo di aspettare un po’ all’interno prima di uscire.

Sembra calmarsi un po’, quindi usciamo ma dobbiamo comunque aprire gli ombrelli e scendiamo fino alla bella Porte Rivotte. Per fortuna smette di piovere quindi risaliamo fino alla cattedrale e poi ci dirigiamo verso il parcheggio facendo un’altra strada che ci porta davanti la bella Prefettura.

Riprendiamo la macchina e in pochi minuti siamo all’hotel che ci ospiterà questa notte, l’Hotel Fontaine Argent: 210,71€ per le due camere con parcheggio, wi-fi e colazione inclusi prenotato via Booking. Camere belle e pulite.

Ripartiamo perché è quasi ora di cena. Dopo aver girato un po’ e visto che molti ristoranti sono già completi andiamo da Le P’tit Gourmet (18 Rue Bersot, 25000 Besançon). Prendiamo delle conchigliette al tartufo e salsiccia di Morteau, due salsicce di Morteau con insalata e cancoillotte, una “coupe franc-comtoise” (vari sorbetti con assenzio e liquori locali), due deca, due bicchieri di vino e una Perrier. Il conto è di 79€ ed è tutto eccellente.

Facciamo poi una lunga passeggiata fino alla Cittadella arroccata in alto, e visto che è la notte europea dei musei ne approfittiamo per entrare senza pagare nulla: molto bella con un panorama sulla città e i suoi dintorni.

E poi torniamo tranquillamente in hotel attraversando la città per ammirarla di notte e non possiamo che confermare che è proprio bella.

Domenica 19 Maggio 2024

Dopo una notte tranquilla e un’ottima colazione a buffet lasciamo l’hotel e riprendiamo la macchina.

Neanche un’ora e siamo a Dole, sempre in Franca-Contea: il paesino è veramente carino adagiato sulle rive del Doubs.

Lasciamo la macchina e facciamo una bella passeggiata in questo paese che ci affascina veramente. Ammiriamo la sua bella Collègiale, le sue stradine medievali con bei palazzi e i canali adornati da una miriade di fiori. E con il bel tempo. Scopriamo anche che è la città natale di Pasteur.

Riprendiamo quindi la macchina e arriviamo in poco più di un’ora a Digione in Borgogna. Noi avevamo già visitato la città, ma moltissimi anni fa, quindi non è un problema ritornarci.

Arrivando comincia a piovere, ma il tempo di trovare parcheggio vicino all’hotel smette. Oggi è domenica e per fortuna il parcheggio non si paga. Il check-in all’hotel si fa solo a partire dalle 17,00 e quando arriviamo non c’è nessuno, quindi lasciamo le valigie nel bagagliaio e partiamo alla (ri)scoperta della città.

Attraversiamo i bei Giardini Darcy e arriviamo davanti la Porte Guillame e capiamo che oggi è giorno di mercato, quindi la visita è un po’ più complicata con bancarelle che occupano tutta la rue de la Liberté.

Comunque avanziamo e ammiriamo i bei palazzi della strada, la bella place François Rude e poi arriviamo fino alla magnifica place de la Libération con il Palazzo dei Duchi di Borgogna. Proprio quando arriviamo nella piazza comincia di nuovo a piovere e siccome è ora di pranzo cerchiamo rapidamente un locale dove mangiare.

Entriamo quindi da La Petite Reine (4 Rue Vauban, 21000 Dijon): prendiamo dei ravioli al sugo di ricotta, dei ravioli al tartufo, del pollo alla senape (tipica di Digione e della Borgogna), due fondant al cioccolato e ribes nero, tre caffé e una bottiglia d’acqua per 74,60€. Niente di eccezionale e personale molto antipatico.

Quando usciamo per fortuna ha smesso di piovere quindi continuiamo a passeggiare per le belle strade della città con i suoi bei palazzi spesso con tetti colorati da tegole lucidissime: la rue Verrerie, la rue de la Chouette e la rue des Forges fra le altre.

Entriamo poi nella bella chiesa Notre Dame de Dijon e poi ammiriamo la bella Cour d’Appel fino ad arrivare alla bella Cattedrale di Saint Bénigne. E poi ci andiamo a riposare al sole negli splendidi Giardini Botanici che in più sono gratuiti.

Andiamo quindi a fare check-in all’albergo per la notte, l’Hotel Montchapet: 166,70€ per le due camere con colazione e wi-fi inclusi prenotato via Booking. Albergo più piccolo, ma camere carine e pulite. E mentre ci riposiamo un po’ fuori diluvia!

Si è quasi fatta ora di cena, quindi ripartiamo verso il centro, ma siccome è domenica molti ristoranti sono chiusi (malgrado domani sia festivo), quindi la scelta si riduce e in più ogni volta che ce n’è uno che ci piace ci dicono che sono completi! Quindi alla fine ci accontentiamo di BAGELSTEIN - Bagels & Coffee shop (60 Rue des Godrans, 21000 Dijon): prendiamo un bagel al pollo, uno alla burrata, uno al doppio pastrami, una porzione di patatine fritte, un cookie ai tre cioccolati, un brookie (un mix di brownie e cookie) e tre bottiglie d’acqua per 48,70€. Molto buoni e i ragazzi molto gentili.

Un’ultima passeggiata nel bel centro di Digione prima di rientrare in hotel per la notte.

Lunedì 20 Maggio 2024

Dopo una notte tranquilla facciamo una buona colazione e ripartiamo.

Un paio d’ore e arriviamo all’ultima tappa di questo lungo week-end: Sens, sempre in Borgogna. Anche in questo caso noi l’avevamo visitata, ma molti anni prima quindi la riscopriamo con piacere.

Arriviamo e facciamo fatica a trovare parcheggio, ma alla fine ci riusciamo e ancora una volta gratuitamente in quanto è un giorno festivo. E poi capiamo il perché della difficoltà: è giorno di mercato anche qui. In più c’è una “bradérie”: in pratica una sorta di mercatino dell’usato dove i privati possono vendere oggetti di cui vogliono disfarsene, spesso i comuni organizzano una o due di queste manifestazioni all’anno in Francia (molto utili).

Ammiriamo comunque l’eclettico municipio e poi arriviamo nella place de la République dove ammiriamo la bella Cattedrale di Saint Etienne con il suo tetto colorato e proprio di fronte le bellissime Halles (i mercati coperti).

È ora di pranzo e decidiamo di mangiare delle crepes da Au P’tit Creux (3 Rue de Brennus, 89100 Sens): prendiamo una “galette” (le crepes salate in Francia si chiamano galettes e di solito sono fatte con farina di grano saraceno) ai tre formaggi, una savoiarda (con prosciutto crudo e formaggio), una con formaggio di capra, miele e pancetta e poi tre crepes dolci, una con burro e zucchero, una al cioccolato e una con cioccolato e banana, una bottiglia d’acqua, mezzo litro di sidro brut e tre caffè per 73,20€. Tutto molto buono.

Continuiamo la visita di questa cittadina lungo la Grande Rue con belle case fino al fiume Yonne (che dà anche il nome al dipartimento) con la bella chiesa di Saint Maurice. E poi ritorniamo alla macchina attraversando i bei giardini di Square Jean Cousin.

Un’oretta e mezza di strada e siamo a casa della nostra amica che salutiamo e ringraziamo per la bella compagnia (come sempre) che ci ha fatto lungo questo week-end. E in qualche minuto siamo anche a casa nostra.

La Franca-Contea era una delle poche regioni francesi che ancora non conoscevamo e ci è piaciuta molto: paesaggi molto verdi con gli splendidi monti Giura sullo sfondo. Besançon è stata proprio una bella sorpresa, una bella cittadina viva e con bei monumenti. Dole è un piccolo gioiellino che vi consigliamo vivamente di visitare se ne avrete l’occasione. E gli abitanti sono molto gentili.

Le città della Borgogna, come detto, le conoscevamo già, ma sono comunque molto belle e colorate e vi consigliamo anche in questo caso di visitarle assolutamente, anche se le persone sono un po’ meno gentili che in Franca-Contea (almeno in quasta occasione).

Insomma ancora une bellissimo week-end alla scoperta di una regione della Francia dove potrete passare delle belle vacanze che uniscono cultura, ambiente e gastronomia!

 

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