Canada: Quebec, Bas St. Laurent, Gaspésie - Settembre 2019
22.10.2019 18:57Quest’anno volevamo tornare in Canada per le nostre vacanze estive/autunnali. L’idea era di andare in Alberta e fare un giro negli strepitosi Parchi Nazionali delle meravigliose Montagne Rocciose canadesi. Avevamo già anche deciso l’itinerario e comprato delle guide. Poi quando abbiamo iniziato a cercare i voli e gli alloggi ci siamo resi conto che soprattutto questi ultimi erano carissimi e siccome lo scorso anno per il viaggio in Nuova Zelanda abbiamo speso un po’ più del previsto abbiamo cambiato idea e deciso di tornare nello splendido Quebec in zone che non avevamo visitato durante il nostro primo viaggio nel 2014.
E non ne siamo stati assolutamente delusi! Per prima cosa perché ci dava l’occasione di rivedere un nostro carissimo amico che si è trasferito a Montreal da lungo tempo. Poi perché, anche se erano solo all’inizio, i colori autunnali del Quebec sono magnifici. E infine perché abbiamo visitato zone bellissime, meno turistiche e con persone gentilissime e alla mano.
Come sempre per prima cosa abbiamo prenotato i voli da Parigi (dove viviamo) a Montreal e ritorno: 1.084,67€ con Corsair. Peccato però che due mesi e mezzo prima della partenza ci hanno annullato il volo d’andata il sabato, riprogrammandolo la domenica. Dopo varie trafile siamo riusciti ad annullare il tutto e farci rimborsare l’integralità del prezzo. Dopodiché abbiamo prenotato (e viaggiato) con Air Canada: 1.064,88€! Quindi alla fine abbiamo anche risparmiato 20€ (al momento della prima prenotazione Corsair aveva la tariffa più bassa...).
Dopo il volo l’altra componente essenziale di un road-trip è chiaramente la macchina! Questa volta siamo passati dal sito Carigami (un sito comparatore che in Italia purtroppo non esiste), che via Cars & Campers (sito tedesco alla base) ci ha bloccato una macchina con la Alamo (incredibile come passando via due siti differenti si arrivi comunque al prezzo più interessante e basso!): 398€ per una macchina compact (tipo Toyota Corolla) per 13 giorni con kilometraggio illimitato e tutte le assicurazioni incluse.
Gli alloggiutto il soggiorno li abbiamo prenotati quasi tutti con Expedia, tranne uno che abbiamo prenotato con Booking. In effetti siamo molto contenti di Expedia con la quale facciamo la maggior parte delle nostre prenotazioni. In alternativa Booking rimane affidabile. E a noi quando andiamo in vacanza piace stare in alberghi o B&B, per sentirci veramente in vacanza e non continuare a vivere come se non lo fossimo, ragione per la quale non siamo dei gran fan degli appartamenti. Ma ognuno ha il suo stile di vacanza e oramai si trova di tutto ovunque, a voi di scegliere il vostro tipo di alloggio e di vacanza.
Subito prima di partire abbiamo fatto il visto elettronico per poter accedere in Canada, l’ETA, al costo di 7CAD: si fa molto rapidamente su Internet e dura cinque anni (o la validità del passaporto se scade prima). Non serve stampare e portare con se nulla in quanto è legato al passaporto biometrico, quindi chiunque scannerizzi il passaporto vede che l’ETA è fatto e valido. E ricordatevi di farlo almeno 72 ore prima della partenza!
Per quanto riguarda le guide come sempre ne avevamo molte con noi: l’Ulysses Quebec, la Routard Quebec, la Guida Verde Michelin Quebec, la Lonely Planet Quebec, una mini Lonely Planet su Montreal e la città di Quebec e la Geo Quebec. Tutte in francese. E tutte a modo loro utili e che si integrano le une alle altre.
Prima della partenza abbiamo anche comprato dei Dollari Canadesi (CAD) in un’agenzia di cambio a Parigi, che ha tassi molto interessanti e non aggiunge commissioni: 2.000CAD al costo di 1.413,43€ (circa 1,34CAD per 1€). Come sempre vi ricordiamo che fuori la zona Euro per ogni pagamento effettuato con la Carta di credito o ritiro al Bancomat la vostra banca vi calcolerà delle commissioni. Il nostro consiglio è di arrivare sul posto con più denaro liquido possibile e usare il meno possibile la Carta di credito. Soprattutto quando si viaggia in posti tranquilli e sicuri come il Canada!
E poi l’unica cosa che abbiamo prenotato in anticipo prima della partenza è stato un concerto: in effetti abbiamo saputo che Céline Dion cominciava la sua tournée mondiale in Canada proprio nel periodo in cui eravamo in viaggio. Abbiamo così scoperto che una delle sei date di Montreal combaciava con il nostro soggiorno in questa città. E così siamo riusciti ad avere due posti (un po’ defilati) per il concerto del 26 settembre al Centre Bell di Montreal, alla “modica” cifra di 595CAD (circa 420€) per i due biglietti. Ma era l’occasione giusta per vederla per la prima volta e nella sua città natale. E anche il nostro regalo di anniversario di matrimonio (per la cronaca 18 anni).
E poi abbiamo prenotato il parcheggio della macchina all’aeroporto di Roissy Charles de Gaulle con Onepark: 141,95€ per 17 giorni in un garage al coperto e sicuro di un albergo vicino all’aeroporto. Può sembrare tanto, ma la comodità di andare in aeroporto con la macchina e di ritrovarla dopo un lungo viaggio non ha prezzo!
Un’ultima cosa che ci piace ricordare prima del racconto del nostro viaggio sono le tasse e le mance: in effetti al supermercato o in qualunque negozio i prezzi affissi sono netti, senza le tasse, tasse che dovrete comunque pagare (salvo sui prodotti non trasformati, dove i prezzi affissi sono quelli che pagate: per esempio al supermercato il prezzo di una pezzo d’arrosto da cuocere è quello che pagate, mentre quello di un arrosto cotto è senza le tasse che dovrete aggiungere...). E al ristorante i prezzi sono ugualmente netti, senza le tasse che dovrete aggiungere... ma non è finita perché oltre alle tasse dovrete aggiungere il servizio in quanto i camerieri hanno delle paghe bassissime che sono integrate con le mance!
Ma veniamo ora al racconto di questo stupendo viaggio in una terra che non ci tradisce mai: il Canada e il Quebec!
Sabato 14 settembre 2019
Dopo aver lasciato la macchina al parcheggio arriviamo nella zona del check-in e scopriamo subito che il nostro è l’unico aereo in ritardo: 45 minuti. Imbarchiamo le valigie, passiamo il controllo dei documenti e quello di sicurezza abbastanza velocemente.
L’imbarco poi è abbastanza lungo e laborioso condito dal fatto che proprio prima di salire sull’aereo controllano nuovamente i documenti (immaginiamo del personale della sicurezza? O dell’immigrazione?) e apparentemente il fatto che fossimo Italiani ma che vivessimo in Francia li ha perturbati un po’ (come se fosse vietato...)!
Comunque alla fine l’aereo parte e arriva con un’ora di ritardo. Il volo è abbastanza tranquillo ma con qualche turbolenza. Il personale è molto gentile e presente. Una volta arrivati passare la frontiera è abbastanza veloce malgrado ci sia molta gente: in effetti hanno installato tante stazioni automatiche dove inserire i propri dati, scannerizzare il passaporto e fare una fotografia. Una volta fatto tutto ciò viene stampata una ricevuta che viene consegnata a un agente della dogana e se tutto è ok si passa senza problemi. Il ritiro dei bagagli è stato invece abbastanza lungo, ma alla fine per fortuna sono arrivati sani e salvi!
Ci dirigiamo verso l’ufficio della Alamo e scopriamo che oggi fanno il “free upgrade”, quindi avremo una macchina di categoria superiore (una intermediate) senza pagare supplementi: avremo più spazio! Ci consegnano una bellissima Toyota Camry bianca, che alla fine del viaggio scopriremo consumare pochissimo (per fortuna)!
Installiamo il nostro GPS e sotto un timido sole partiamo alla volta della nostra prima tappa: Mont Tremblant Village, a 125 kilometri che percorriamo abbastanza tranquillamente in circa un’ora mezza. Purtroppo sulla strada il sole scompare e il cielo diventa grigio.
Arriviamo al nostro primo albergo a metà pomeriggio: l’Hôtel Mont-Tremblant (154€ per le due notti, con parcheggio, colazione e wi-fi inclusi con Expedia). L’hotel è carino e la signora del check-in rapida, efficiente e simpatica. La camera è abbastanza grande e con tutto, ma i mobili sono un po’ vecchiotti. Ma il letto è comodo, tutto è pulito e il wi-fi funziona bene.
Disfiamo i bagagli, ci rinfreschiamo velocemente e usciamo a fare una passeggiata: il paese si affaccia sul Lac Mercier, che si può costeggiare a piedi lungo un bel sentiero. Il lago è molto carino, così come il paese. Ci fermiamo dal dépanneur (una specie di piccolo supermercato locale con orari di apertura molto estesi, come i konbini in Giappone) per acquistare delle chips, degli Oreo dark (biscotti), dell’acqua e tre cartoline per 12CAD.
Ceniamo nel pub dell’hotel, il Restau pub au coin (1900 Chemin du Village, Mont-Tremblant, QC J8E 1K4): una bistecca con patatine fritte, un hamburger al formaggio bleu, un vassoio di formaggi del Quebec, una bottiglia d’acqua e una birra per 71,95CAD (80CAD con l’immancabile mancia).
Poi dopo una rapida passeggiata per digerire un po’ torniamo in hotel per una meritata prima notte di vacanze!
Domenica 15 settembre 2019
Ci svegliamo presto a causa dell’effetto del fuso orario. Scendiamo al pub per fare colazione, che è a scelta tra quelle proposte sul menu: prendiamo un pain doré (o pain perdu o French toast) con macedonia, baguette, croissant e confetture, caffé e succo d’arancia. E siccome ci avevano ben sottolineato che la colazione era inclusa ma non il servizio, lasciamo 2CAD di mancia.
Partendo ci fermiamo in un supermercato, Bonichoix, per comprare qualcosa per pranzo: prendiamo sei tramezzini (frittatina, prosciutto e formaggio) e della frutta per 12,75CAD.
E poi via verso il Parco Nazionale del Quebec di Mont Tremblant dove arriviamo in circa trenta minuti attraversando bei paesaggi, malgrado la giornata sia ancora grigia. L’ingresso al Parco costa 8,75CAD a persona (e sarà il costo dell’ingresso di tutti i Parchi Nazionali del Quebec che faremo). Dopo una rapida sosta al centro visitatori dove ci consigliano cosa fare facciamo una prima passeggiata di circa un’ora in mezzo al bosco per raggiungere il bel Lac des femmes. E poi due piccole passeggiate per ammirare la bella cascata du Diable e a quella meno scenografica di Croche.
Decidiamo di fermarci a pranzare lungo lo stupendo Lac Monroe in un’area attrezzata. Purtroppo pioviggina, ma per fortuna possiamo continuare perché alcuni tavoli sono sotto delle tettoie. Poi prendiamo un caffé e una cioccolata calda al centro servizi per 5,50CAD e usciamo dal Parco.
Prima di arrivare alla stazione sciistica di Tremblant facciamo un giro al vicino Lac Supérieur, che però ci delude in quanto sul lago ci sono solo case private, quindi è impossibile potervi accedere e ammirarlo.
Arriviamo alla stazione sciistica di Tremblant. Parcheggiamo gratuitamente in un parcheggio un po’ esterno e in cinque minuti a piedi arriviamo al paesino, che è molto colorato e sembra quasi Disneyland! Prendiamo una prima funivia gratuita (Cabriolet) che ci porta in pochi minuti alla base di una pagante (22CAD per persona, ma alla fine paghiamo in totale 52,10CAD con le tasse...): la Télécabine Panoramique che in circa dieci minuti ci porta in cima al Mont Tremblant, da dove si gode un bellissimo panorama sulle montagne vicine (incluso il Parco Nazionale). Ma c’è un vento pazzesco!
Una volta scesi facciamo una passeggiata in questo colorato (e recente) paese che tutto sommato è comunque carino. Ci fermiamo anche da Queues de Castor (116 Chemin de Kandahar, Mont-Tremblant, QC J8E 1E2) per gustare il dolcetto omonimo: una lunga frittella con sopra cioccolata e banana al costo di 9,27CAD. Molto buona!
Rientriamo quindi in hotel per riposarci un po’ e prendere un tè prima di cena, che facciamo di nuovo al pub dell’albergo come la sera precedente: questa volta prendiamo un fish & chips, del pollo al curry, un dolce al cioccolato e caramello, una birra e un bicchiere di vino per 76,05CAD (85CAD con la mancia). Tutto buono.
Poi solita passeggiata digestiva prima di andare a dormire.
Lunedì 16 settembre 2019
Sveglia e colazione al pub: croissant con pane e confettura, muffin, yogurt e frutta, caffé e succo d’arancia. Tutto buono. E sempre 2CAD di mancia.
Poi rifacciamo le valigie e partiamo per una lunga tappa di trasferimento: dobbiamo arrivare a Lac St. Charles vicino la città di Quebec, quindi circa 380 kilometri che percorreremo in circa quattro ore. Lungo la strada ritroviamo un po’ di sole, ma arrivando nelle vicinanze di Quebec il cielo si copre di nuovo.
Sulla strada ci fermiamo in un supermercato IGA per comprare qualcosa per pranzo (e non solo): compriamo dei mini-sandwich, delle chips, un’insalata di patate, della frutta, dei tovagliolini e poi due preparati per poutine, del bacon secco e un sacchetto riutilizzabile per 30,60CAD. Sosta in seguito da Tim Hortons per due latte (caffélatte) e due cinnamon-roll per 10,10CAD. Dopodiché ci fermiamo sull’autostrada per pranzare. A proposito, le autostrade sono gratuite...
Prima di arrivare al nostro B&B facciamo una deviazione per visitare la bellissima Île d’Orléans, subito di fronte alla città di Quebec e in mezzo al maestoso fiume San Lorenzo. Sull’isola abbiamo visitato due paesini stupendi: St. Jean de l’Île d’Orléans e Ste. Pétronille. Entrambi con bellissime case in legno. E a Ste. Pétronille ci fermiamo alla Chocolaterie de l’île d’Orléans (8330 Chemin Royal, Sainte-Pétronille, QC G0A 4C0) dove compriamo cinque ottimi cioccolatini, una tavoletta e due mini-tavolette di cioccolata per 20,76CAD.
Poi arriviamo nello splendido B&B dove paseremo due notti, Le gîte du hu-art (220,92€ per le due notti con colazione, parcheggio e wi-fi inclusi con Expedia): la casa è bellissima, tutta in legno, la camera molto bella e con tutti i confort (l’unica cosa antipatica è il lavandino del bagno) e i proprietari estremamente gentili e disponibili. E dove incontriamo i primi Italiani di questo viaggio.
Il B&B è isolato da tutto, quindi per cenare riprendiamo la macchina e seguendo i consigli della proprietaria in meno di dieci minuti arriviamo da Archibald Microbrasserie Lac-Beauport (1021 Boulevard du Lac, Lac-Beauport, QC G3B 0X1): prendiamo una poutine (il piatto nazionale del Quebec), un hamburger, un dolce alle fragole, una birra e una bibita per 55,98CAD (61CAD con la mancia). Tutto molto buono.
E poi ritorno al B&B per passare la notte.
Martedì 17 settembre 2019
Dopo una bella dormita nella nostra camera ci svegliamo e andiamo nella bella sala dove la colazione è servita e preparata ogni mattina dai proprietari: oggi mangiamo un ottimo pain doré su base di croissant alle mandorle e sciroppo d’acero, frutta fresca, caffé e uno smoothie di mango e fragole. Tutto eccellente!
Poi sulla strada per il Parco Nazionale del Quebec della Jacques Cartier ci fermiamo in un supermercato IGA per comprarci il pranzo: dei mini sandwich al prosciutto, dei Kitkat dark e dell’acqua per 15,30CAD.
Per accedere al Parco Nazionale paghiamo i soliti 8,75CAD a persona e dopo una sosta al centro visitatori dove ci indicano quali passeggiate fare per il nostro livello riprendiamo la macchina e costeggiamo il fiume Jacques Cartier lungo una bellissima strada bianca (ma in buono stato) fino a Pont-Banc da dove si ammirano strepitosi paesaggi.
Di ritorno al centro visitatori facciamo una passeggiata di circa un’ora e mezza sul sentiero Cascades che attraversa un bellissimo bosco. Una volta la passeggiata finita pranziamo vicino al centro visitatori, ma rapidamente perché un nugolo di moscerini ci assale. E poi due caffé al centro per 5CAD.
Dopo pranzo ripartiamo dal bel Parco per raggiungere in circa trenta minuti la bellissima cascata di Montmorency, che nel 2014 avevamo ammirato rapidamente in quanto diluviava. L’ingresso costa 8CAD a persona più 4CAD per il parcheggio della macchina. Per fortuna oggi non piove e anzi ogni tanto si vede anche il sole.
Decidiamo anche di prendere la funivia (33,50CAD in due) per arrivare in cima e passare sul ponte sospeso sulla cascata (difficile per chi soffre di vertigini...) e poi ammirarla anche dall’altro lato e avere un’altra prospettiva. La cascata è molto bella e siamo contenti di averla potuta ammirare con il bel tempo anche se il tutto alla fine è un po’ caro!
Torniamo al nostro B&B e ci riposiamo un po’ prima di cena, che decidiamo di fare da Pizzeria Circuit (656 Rue Jacques-Bédard, Québec, QC G2N 1C6): prendiamo una pizza ai “pepperoni” (salame piccante) e una ai “pepperoni” con funghi e peperoncini jalapenos, una fetta di tarte au sucre con noci di pecan, una birra e una bibita per 58,92CAD (65CAD con la mancia). Tutto molto buono.
E poi torniamo al B&B per passare un’altra calma e buona notte.
Mercoledì 18 settembre 2019
Dopo esserci svegliati per l’ultima volta in questo posto da sogno andiamo a fare colazione nella bella sala: questa volta i proprietari hanno preparato delle eccellenti uova alla Benedict, della frutta fresca, uno smoothie di frutta varia e del caffé. Tutto veramente squisito!
Il proprietario ci dice che hanno messo la casa in vendita, in quanto le figlie oramai hanno la loro vita e le loro case e questa è troppo grande ed è sempre più pesante mantenerla: ma è difficile in quanto l’hanno costruita loro da niente. E purtroppo sappiamo già che senza di loro anche se i nuovi acquirenti decideranno di continuare l’avventura del B&B non sarà mai la stessa cosa. Peccato, ma la vita è anche questo: dover prendere delle decisioni dure ma inevitabili.
Lasciamo quindi questo magnifico posto con un po’ di nostalgia e di magone e ci dirigiamo verso Ste. Anne de Beaupré per visitare la sua sorprendente basilica tutta in Art Nouveau. Veramente una gran bella sorpresa, non è facile trovare delle chiese in questo stile. E finalmente il sole splende con un bel cielo blu!
Ci fermiamo da un Tim Hortons per prendere due latte e dieci timbits (delle palline di pastella fritte e di vari gusti) per 9,50CAD. E poi attraversiamo il grande fiume (il San Lorenzo) per andare sulla sua riva sud e trovarci nella regione del Bas-St. Laurent e i suoi tanti bei paesini lungo la statale 132 (che ci accompagnerà a lungo in questo viaggio).
Qui facciamo una puntualizzazione sul San Lorenzo: in effetti il fiume vero e proprio finisce subito dopo la città di Quebec all’altezza dell’Île d’Orléans, dopo sarebbe più corretto chiamarlo estuario del San Lorenzo, in quanto l’acqua marina si mischia a quella dolce diventando salmastra e in seguito solo salata. Solo che lungo tutto l’estuario le indicazioni saranno per il fiume San Lorenzo (con la riva di fronte anche a 60 kilometri, le onde e le maree come il mare...).
Ci fermiamo come sempre in un supermercato IGA per comprare qualcosa per pranzo: dei sandwich, un’insalata di patate e delle chips più due confezioni di mac & cheese per casa per 21,50CAD. Pranzo che facciamo lungo la strada in un’area apposita e sotto un bel sole.
Visitiamo poi due bei paesini di questa regione: St. Jean Port Joli e Kamouraska. Il primo è famoso per le sue sculture visibili a tutti all’aperto in un bel parco sul fiume e una bella chiesa. La seconda ha una serie di bellissime casette in legno tutte colorate che la rendono veramente caratteristica.
A metà pomeriggio arriviamo a Rivière du Loup dove passeremo la notte all’Hôtel Levesque (98,11€ per la notte con parcheggio e wi-fi inclusi con Expedia, la colazione invece non è inclusa e costa 10CAD a persona). L’albergo è molto bello, moderno ed elegante e dalla nostra camera si vede il fiume. L’unica cosa negativa è la lontananza dal centro del paese e bisogna quindi prendere la macchina per visitarlo (ma gli hotel sono tutti raggruppati in questa zona). Il centro del paese alla fine è abbastanza carino, con una bella chiesa e belle case. E una cascata.
Decidiamo di cenare al pub dell’hotel, Le 171 (171 Rue Fraser, Rivière-du-Loup, QC G5R 1E2): una poutine, un lobster roll, un cheesecake, una birra e un bicchiere di vino per 74,95CAD (85CAD con la mancia). Tutto molto buono.
E poi un bellissimo tramonto dopo una bella giornata di sole!
Giovedì 19 settembre 2019
Ci svegliamo ed è ancora una bella giornata. Per colazione prendiamo dei waffle (gaufre) e dei pancake con frutta e sciroppo d’acero e caffé. Tutto molto buono. E 5CAD di mancia...
Decidiamo di fare una piccola deviazione all’itinerario che avevamo previsto inizialmente: invece di seguire la 132 sulla costa andiamo all’interno per ammirare la bella Témiscouata sur le Lac e il suo lago omonimo. Molto belli veramente, anche se il paese sembra già essere entrato in letargo...
Una volta tornati sulla costa e sulla 132 ci fermiamo in un supermercato Metro per comprare come sempre il pranzo: dei sandwich, del coleslaw, succo d’arancia, acqua, frutta e chips per 17,60CAD. Sosta anche in un Tim Hortons per dieci timbits a 2,40CAD. Pranzo che come sempre faremo in un’area attrezzata sulla 132.
Sulla strada ci fermiamo a St. Fabien per ammirare la sua imponente e bella chiesa in legno tutta rossa: veramente bella.
Oggi lasciamo la regione del Bas-St. Laurent per entrare in un’altra regione del Quebec che visiteremo per molti giorni: la Gaspésie, che è una penisola.
Nel pomeriggio ci fermiamo a visitare i bellissimi giardini di Métis (22CAD a persona): anche se siamo a inizio autunno sono un’esplosione di colori in moltissime zone, in primavera devono essere veramente notevoli! Se passate da queste parti non perdeteveli assolutamente.
A fine pomeriggio arriviamo a Ste. Anne des Monts, dove passeremo due notti all’Hôtel & Cie (205,03€ per le due notti, con parcheggio, colazione e wi-fi inclusi con Expedia). L’albergo assomiglia più a un motel, ma è tutto nuovo e molto bello. Il receptionist è molto gentile e simpatico. La camera è ampia e scopriamo che offrono gratuitamente il servizio lavanderia.
Ceniamo al ristorante dell’hotel, La broue dans l'toupet (90 Boulevard Sainte Anne O, Sainte-Anne-des-Monts, QC G4V 1R2): prendiamo un piatto di antipasto tipico da dividere (con salmone fresco affumicato, formaggio tipico, carne secca affumicata, insalata e senape fatta in casa), fish & chips, hamburger, birra locale e bibita per 74,95CAD (85CAD con la mancia). Tutto ottimo.
Venerdì 20 settembre 2019
Sveglia e colazione in hotel a buffet: tutto abbastanza buono. Poi stop al supermercato Metro per il pranzo: insalata greca, mini-tramezzini, ciambelline alla cannella e frutta per 15,20CAD.
Oggi visitiamo il Parco Nazionale del Quebec della Gaspésie (8,75CAD a persona come sempre). Ci fermiamo al centro visitatori dove ci indicano le cose più interessanti per noi. Il cielo è nuvoloso purtroppo. Dopo qualche kilometro di strada bianca arriviamo al parcheggio del sentiero Mont Ernest Laforce, che percorriamo interamente in meno di due ore. Alla sommità c’è un bellissimo belvedere su tutto il Parco e c’è anche un ranger che spiega qualcosa sulla flora, la fauna e i minerali del Parco Nazionale: molto interessante! Peccato ci sia un vento incredibile.
Riprendiamo la macchina per arrivare alla base del sentiero del Lac aux Américains. Prima di intraprendere il sentiero pranziamo in macchina. La passeggiata dura in tutto circa un’ora, ma il lago è veramente stupendo, anche se il cielo è sempre più plumbeo. Subito prima di lasciare il Parco Nazionale andiamo ad ammirare la bella Cascata di Ste. Anne.
Una volta tornati in paese siccome il vento è sempre più forte decidiamo di andare a visitare il piccolo acquario di Exploramer (41,40CAD in due): in effetti è abbastanza piccolo, ma la visita guidata (con possibilità di toccare qualche esemplare) è molto interessante (anche per noi che non siamo grandi fan di acquari e zoo).
Ci fermiamo in un Tim Hortons per prendere due cioccolate calde e due donut alla crema e allo sciroppo d’acero per 7,10CAD. E rientrando in hotel ci fermiamo all’épicerie Le délices de la mer (25 Boulevard Sainte Anne O, Sainte-Anne-des-Monts, QC G4V 1P5) per comprare un pezzo di formaggio fresco per 5,40CAD.
Una volta in albergo facciamo la fila per approfittare della lavatrice gratuita per fare un po’ di bucato: dopo una settimana cominciava a essere urgente!
Per cena attraversiamo la strada e andiamo al ristorante L’Express (87 Boulevard Sainte Anne O, Sainte-Anne-des-Monts, QC G4V 1R4): prendiamo dei filetti di pollo fritti, due fette di dolce double chocolate, birra e acqua per 56,11CAD (60CAD con la mancia, ma era la padrona stessa a fare il servizio). Tutto molto buono.
E poi a nanna per un’altra notte.
Sabato 21 settembre 2019
Sveglia e colazione di nuovo a buffet in hotel. Dopo il check-out ci fermiamo al supermercato Metro per il pranzo: sandwich, pane, acqua e ananas per 14,20CAD.
E poi via verso Gaspé, sulla punta della Gaspésie, lungo la mitica 132! Sulla strada ci fermiamo di tanto in tanto per ammirare dei panorami mozzafiato. Ci fermiamo tra l’altro ad ammirare il bel faro tutto rosso di La Martre.
Poco prima di pranzo arriviamo al Parco Nazionale del Canada di Forillon (5,65CAD a persona). Per prima cosa ci fermiamo al suggestivo Cap Bon Ami, dove pranziamo (anche con il formaggio acquistato all’épicerie). E poi in pochi minuti scendiamo fino alla meravigliosa spiaggia.
Riprendiamo la macchina e ci fermiamo al sentiero per la cascata La Chute, che percorriamo in meno di un’ora: molto suggestivo.
E poi arriviamo dall’altra parte del Parco Nazionale, la zona sud, dove ammiriamo una lunga serie di belle spiagge e baie. E subito prima di arrivare a Gaspé ci fermiamo in un’altra zona del Parco Nazionale: la Penouille, che è una zona paludosa con molti animali (soprattutto uccelli), molto bella.
Arriviamo quindi a Gaspé e al nostro hotel, che anche questa volta è piuttosto un motel, l’Hôtel Plante (71,17€ per la notte con parcheggio e wi-fi con Expedia). Il check-in è un po’ laborioso in quanto prima di noi è arrivato un gruppo di motociclisti che dovrebbero avere uno sconto, ma la receptionist non riesce a calcolarlo e non fa che chiamare al telefono i suoi colleghi per sapere come fare (senza lasciarci passare avanti come le avevano proposto gentilmente i motociclisti...). Dopo più di mezz’ora d’attesa arriva finalmente il nostro turno... La camera è spaziosa e con tutto, ma i mobili sono un po’ vecchiotti. E il wi-fi è veramente lento!
Il paese non è un granché, ma è in una bella posizione. Sorprende una strana chiesa tutta in legno ma di fattezze moderne. E sulla costa si trova il punto esatto in cui Jacques Cartier sbarcò e in pratica dove fondò il Quebec e il Canada.
Per cena decidiamo di restare in camera, visto che disponiamo di una cucina completa di forno. Quindi in un supermercato Provigo compriamo sia la cena sia la colazione del giorno dopo (perché in effetti l’hotel propone una colazione a pagamento, ma non la domenica...): pizza “pepperoni”, bibita, birra, cream cheese al salmone e cupcakes per cena e latte, yogurt, succo d’arancia e frutta per colazione (caffé e ciambelline alla cannella già li avevamo). Il tutto per 37,95CAD.
E così finisce un’altra bella giornata di sole.
Domenica 22 settembre 2019
Dopo aver fatto colazione in camera ripartiamo verso Percé, che dista circa 60 kilometri e che raggiungiamo in meno di un’ora.
Percé è caratterizzata da una grande roccia lunga adagiata nella sua baia e con un grande arco che la perfora da parte a parte (in francese percé vuol dire perforato). Il paese arrivando si mostra già molto carino, con molte case in legno tipiche di queste parti.
Per fortuna c’è il sole perché volevamo fare la gita in barca che passa vicino la roccia e porta all’isola di Boanventure che è proprio di fronte al paese. Il tutto è protetto da un Parco Nazionale del Quebec, quello de l’Île de Bonaventure et du Rocher de Percé.
Parcheggiamo (9,75CAD per tutta la giornata) e all’ufficio del turismo ci danno tutte le informazioni. Facciamo il biglietto (38CAD per persona) per la mini crociera di poco più di un’ora al vicino Julien Cloutier per una partenza alle 10.30.
La crociera passa prima vicino al Rocher potendolo ammirare da tutte le angolazioni (e con molte spiegazioni interessanti) e poi gira intorno all’isola vedendo tante foche e cormorani e intravedendo le prime colonie di sule bassane per cui l’isola è famosa.
Una volta sull’isola ci raggruppano tutti e una ranger ci informa che a causa del vento forte previsto nel pomeriggio tutti i sentieri dell’isola sono chiusi per sicurezza tranne quello che in 45 minuti l’attraversa per arrivare alla colonia di sule. Nessun problema per noi, in quanto era il solo sentiero che veramente ci interessava!
Paghiamo l’ingresso al Parco Nazionale (i soliti 8,75CAD a persona) e andiamo in quello che loro chiamano ristorante, Margaulx, per comprare il pranzo: due panini prosciutto e formaggio, un cake allo sciroppo d’acero e uno ai mirtilli per 29CAD. Sappiate che sull’isola non c’è né corrente elettrica né acqua potabile (avevamo già con noi una bottiglia d’acqua).
E poi attraversiamo l’isola per arrivare alla colonia delle sule: incredibili! Sono migliaia! E rumorosissime! Ma bellissime e a pochissimi metri da noi! Sono solo un po’ goffe quando atterrano, spesso carambolando, ma quando si tratta di pescare in acqua sono dei proiettili! Pranziamo al sole su dei tavoli proprio vicino la colonia.
Poi torniamo e aspettando che la barca torni a prenderci scorgiamo una bellissima volpe che passeggia tranquillamente fra i turisti e sulla spiaggia: incredibile! E meravigliosa.
Una volta rientrati sulla terraferma ci rendiamo conto che il vento sta decisamente aumentando, la ranger aveva ragione. Facciamo un giro per il paese che ci piace veramente e poi risaliamo fino al nostro hotel che si vedeva anche dalla crociera in quanto è sulle alture con vista sul Rocher e l’isola: Au pic de l’aurore (73,11€ con parcheggio, colazione e wi-fi inclusi con Expedia). In effetti si tratta di piccoli chalet tutti in legno molto carini, anche se un po’ vecchiotti. E dal bar e dalla zona reception c’è una vista spettacolare! Il vento è veramente forte in questo momento.
Per cena riprendiamo la macchina e riscendiamo in paese. La nostra scelta cade su La table de Roland (190 QC-132, Percé, QC G0C 2L0): mangiamo del baccalà alla gaspesien (con del bacon fritto), un club sandwich all’aragosta, una fetta di dolce alla carota, una di dolce al cioccolato, una birra e dell’acqua per 88,48CAD (95CAD con la mancia). Tutto squisito.
Poi facciamo un’ultima passeggiatina per il paese prima di riprendere la macchina per tornare in albergo (e anche stasera grosse difficoltà con il wi-fi).
Lunedì 23 settembre 2019
Sopravvissuti alla tempesta notturna di vento ci svegliamo e facciamo colazione con vista sul Rocher: semplice ma corretta e buona.
Poi ripartiamo: oggi faremo la costa sud della Gaspésie sulla Baia dei calori (chiamata così perché sembra che l’acqua e il clima siano più miti). Sulla strada ci fermiamo ad ammirare dei bei paesaggi e qualche bel paesino, come Chandler e il suo lago, New Carlisle e la sua eredità storica e New Richmond, con belle case e colori autunnali.
Come sempre ci fermiamo in un supermercato IGA per il pranzo: insalata, frutta, pane, crema spalmabile di aragosta, acqua, chips e biscotti per 20,70CAD. Pranzo che faremo lungo la strada in un’area attrezzata.
Sosta dal nostro fido Tim Hortons per un latte, un cappuccino e due cinnamon-roll per 10,05CAD.
Arriviamo a inizio pomeriggio al Parco Nazionale del Quebec di Miguasha: questa volta paghiamo un biglietto più alto, 42,50CAD per noi due, in quanto il Parco è famoso per i fossili e se si vuole si può combinare la visita del Parco con un interessante museo (cosa che abbiamo fatto). Decidiamo anche di fare la visita (gratuita) della falesia dove si ritrovano i fossili e quella del museo con una ranger molto simpatica: ve lo consigliamo perché avrete molte informazioni e la visita diventa decisamente più interessante.
Dopo la visita al Parco in circa mezz’ora arriviamo al nostro albergo per questa notte a Campbelton, al di la di un ponte e siamo in New Brunswick, ma solo per la notte (se vi interessa abbiamo fatto un altro bel viaggio nelle Provincie Marittime canadesi nel 2017): il Quality Inn Hotel & Conference (85,39€ con parcheggio, colazione e wi-fi inclusi con Expedia). Classico hotel della catena, con camera ampia e tutti i confort (Internet un po’ meglio, ma ancora qualche problema).
Facciamo una passeggiata sul lungofiume e assistiamo a un bellissimo tramonto. La passeggiata è molto carina, il resto della cittadina non lo visiteremo invece perché non abbiamo tempo.
Per cena andiamo nella vicina Brasserie 1026 (157 Water St, Campbellton, NB E3N 3L4): prendiamo un fish & chips, un hamburger, due fette di cheesecake, birra e bibita per 52,90CAD (60CAD con la mancia). Tutto buono.
Ci avevano promesso che oggi sarebbe piovuto e invece per fortuna abbiamo avuto sempre un cielo grigio (anzi con qualche raggio di sole ogni tanto) ma per fortuna niente pioggia!
Martedì 24 settembre 2019
Sveglia improvvisa poco prima delle 6.00 con la sirena antincendio che suona all’impazzata: ci ritroviamo tutti fuori in pigiama con i pompieri che entrano ed escono, ma non si vede fumo e non si sente puzza di bruciato. E per fortuna non piove. Dopo una decina di minuti ci dicono che possiamo rientrare: al check-out ci diranno che era un sensore di fumo che è scattato ma per fortuna era un falso allarme.
Comunque non riusciamo a riprendere sonno, quindi facciamo colazione (a buffet e classica di questi hotel) e decidiamo di ripartire.
Passiamo il ponte e siamo di nuovo in Quebec (a proposito tra il Quebec e il New Brunswick c’è un’ora di differenza...). Oggi attraverseremo la Valle della Matapedia per tornare nella regione del Bas-St. Laurent.
La Valle della Matapedia è bellissima! La strada segue il fiume fino al lago omonimo regalandoci scorci e paesaggi stupendi! In più qui i colori dell’autunno stanno già esplodendo, quindi il panorama è ancor più spettacolare. Incrociamo anche un bellissimo ponte in legno coperto tutto rosso. Il tempo per ora regge con un cielo nuvoloso e grigio.
Ad Amqui ci fermiamo in un supermercato Metro per il pranzo: frutta e due bagel per 6,05CAD. E poi sosta da Tim Hortons per due latte e dieci timbits per 9,50CAD.
Ci piacerebbe poter ammirare il Lac de Matapedia, ma lungo la nostra fida 132 è sempre difficile in quanto vi si affacciano solo case private: per fortuna c’è un’area di sosta dove è possibile ammirarlo. Ed è molto bello!
Purtroppo comincia piano piano a piovere. E mano a mano che ci avviciniamo al San Lorenzo la pioggia purtroppo aumenta. Lungo la strada vediamo un cartello che indica il paese di Padoue: siccome uno di noi due è originario di Padova decidiamo di seguire le indicazioni. La strada che facciamo, malgrado stia diluviando, è bellissima: i colori dell’autunno sono in piena esplosione. Il paese alla fine si rivela molto piccolo, ma ci ha permesso di fare questa bella strada!
Subito prima di arrivare a Rimouski ci fermiamo per caso a Pointe au père sotto il diluvio. Pranziamo in macchina e poi ci rendiamo conto che per fortuna qui ci sono tre attrazioni al coperto da poter visitare: un museo, dove è ricostruita la triste vicenda della Empress of Ireland, un faro dove ci spiegano come funzionava e un sottomarino militare, l’Onondaga, con un’interessante audioguida. Il tutto per 25CAD per persona. Molto interssante e ci permette di passare il pomeriggio tranquillamente all’asciutto visto che continua incessantemente a piovere!
Riprendiamo la macchina e in pochi minuti arriviamo a Le Bic dove passeremo le prossime due notti all’Auberge des îles du Bic (190€ per le due notti con colazione, parcheggio e wi-fi inclusi con Booking). La casa dall’esterno è molto bella, tutta blu e bianca. Il proprietario è molto gentile. La camera carina, ma con due grossi difetti: un vetro rotto di una doppia finestra (per fortuna doppia) e il lavandino del bagno che è ridicolo, piccolissimo! In pratica anche solo lavarsi le mani diventa un’impresa...
Scopriamo con nostra sopresa che purtroppo quasi tutti i pochi ristoranti del paese sono già chiusi per la stagione e l’unico aperto è carissimo! Per cena riprendiamo la macchina e andiamo a Rimouski da Dixie Lee (295 Avenue de la Cathédrale, Rimouski, QC G5L 5J5), una sorta di fast-food di pollo e pesce fritto al momento: prendiamo quindi del pollo e del pesce fritto con due bibite per 30,35CAD. Tutto buono anche questa volta.
Di ritorno ci fermiamo in un supermercato Metro per il pranzo di domani: dei sandwich, acqua, pane e frutta per 13,65CAD.
Poi torniamo in hotel con la pioggia che continua a cadere e il treno che passa proprio dietro l’albergo!
Mercoledì 25 settembre 2019
Ci svegliamo e le nuvole sono basse e continua a piovigginare. Oggi dovremmo andare a visitare il vicino Parco Nazionale del Quebec du Bic, quindi esitiamo notevolmente sul prosieguo della giornata.
Scendiamo a fare colazione in una bella sala piena di oggetti antichi. La colazione è molto buona, con ampia scelta di cibo caldo e freddo, dolce e salato. Tutto molto buono e fatto in casa. L’unica cosa cattiva è il caffé, veramente imbevibile!
Torniamo in camera e continua a piovere. Decidiamo quindi di non passare un’altra notte qui ma di andare direttamente nella città di Quebec e passarci due notti invece di una. Purtroppo il B&B di domani sera è completo per stasera ma su Booking riusciamo a trovare una sistemazione a Les Maisons Montcalm (208,45€ per la notte con parcheggio e wi-fi inclusi).
Facciamo check-out e la proprietaria ci fa comunque pagare le due notti per intero: certamente è stata una nostra scelta quella di partire prima, ma per esempio un piccolo sconto sulla seconda notte non fatta sarebbe sato gradito. Ma tant’è...
Decidiamo comunque di fermarci al Parco Nazionale (8,75CAD a persona): al centro visitatori ci indicano dove poter andare senza trovare troppo fango. Riusciamo a fare qualche foto e una piccola paseggiata di mezz’ora. Poi, visto che continua a piovigginare, poco dopo le 11.00 ripartiamo verso Quebec. Il Parco sembra comunque molto bello.
Sulla strada ci fermiamo a mangiare in macchina perché continua a piovere e dal solito Tim Hortons prendiamo due latte a 7,10CAD.
Arriviamo a Quebec a inizio pomeriggio. Ci accoglie una ragazza molto simpatica e disponibile e ci mostra il super appartamento che avremo questa notte: molto bello e spazioso.
Per fortuna ha smesso di piovere e l’appartamento è abbastanza centrale, proprio accanto alle Plaines d’Abraham. Quindi usciamo e andiamo a piedi in centro (il Vieux Québec) che raggiungiamo in circa dieci minuti.
E visitiamo di nuovo questa bella città che già conoscevamo dal viaggio del 2014: oltre le Plaines d’Abraham visitiamo la Cittadella, le stradine del Vieux Québec, l’imponente Château Frontenac, la Terrazza Dufferin e il quartiere del Petit Champlain. Sempre molto bella.
Dopo aver acquistato un bel po’ di souvenir ceniamo a La buche (49 Rue Saint Louis, Québec, QC G1R 3Z2), che propone cucina tipica del Quebec: prendiamo un pâté chinois, una tourtière di carne, il pouding chômeur, birra e acqua per 83,65CAD (91CAD con la mancia). Tutto eccellente.
Poi torniamo tranquillamente a piedi fino all’appartamento e il nostro amico di Montreal ci annuncia che purtroppo il concerto di Céline Dion di venerdì sera è stato annullato in quanto è malata (annullerà e riporterà poi tutti e sei i concerti di Montreal). Chiaramente ci rimaniamo molto male... Ma per fortuna alla fine ci rimborseranno integralmente.
Giovedì 26 settembre 2019
Dopo una bella dormita ci svegliamo e facciamo colazione in appartamento con un po’ di cose che avevamo già con noi.
Poi liberiamo l’appartamento e la ragazza di ieri ci dice che posssiamo lasciare tranquillamente la macchina al parcheggio anche per tutto il giorno: perfetto, visto che il B&B di stasera può accoglierci solo dalle 15.00 in poi.
Piove, ma non molto. Decidiamo di passere la giornata al coperto e all’asciutto: la scelta cade sul Musée National des Beaux-Arts du Québec (MNBAQ) che è a soli dieci minuti a piedi dall’appartamento (22CAD a persona l’ingresso). Una volta entrati comincia un diluvio che continuerà per quasi tutta la giornata!
Il museo è dedicato soprattutto all’arte moderna e contemporanea. Ed essenzialmente ad artisti canadesi o del Quebec. Altra particolarità del museo è che è diviso in vari padiglioni, ma per fortuna ci sono passaggi sotterranei che ci permettono di evitare la pioggia.
Non siamo dei veri intenditori ed estimatori dell’arte contemporanea e il primo padiglione ci lascia un po’ perplessi (salvo lo spazio interessante sull’arte degli Inuit). Nel secondo padiglione le cose vanno un po’ meglio, soprattutto nelle ultime sale. Decisamente meglio l’ultimo padiglione, dove le opere sono dell’800, quindi più “leggibili” anche per noi. Ma tutto sommato è stata una visita bella e interssante e se siete degli estimatori dell’arte contemporanea siamo sicuri che apprezzerete questo museo più di noi.
Pranziamo al ristorante del museo, Gastronomie signée MCL (179 Grande Allée O, Québec, QC G1R 5H3), gestito da una celebre chef del Quebec, Marie-Chantal Lepage (che noi non conosciamo ma che è in sala a preparare gli antipasti e a coordinare la cucina). Abbiamo preso quello che qui chiamano Table d’hôte, cioè un antipasto, un piatto e un dessert a scelta su una carta che proponeva tre opzioni di ognuno: noi abbiamo scelto una velouté di verdure del giorno e feta con verdure del giorno e bacon secco per antipasto, un’insalata niçoise con in più del maiale e un filetto di maiale con verdure del giorno come piatto e due pain doré con frutti rossi più due bicchieri di vino per 76,46CAD (e 10CAD di mancia). Tutto eccellente! Poi al bar del museo prendiamo un caffé americano e un latte per 6,60CAD.
Terminata la visita, nel primo pomeriggio torniamo a prendere la macchina sotto la pioggia. Il bellissimo B&B di stasera, Le Château du Faubourg (126,35€ con parcheggio, colazione e wi-fi inclusi con Expedia) dista appena qualche minuto ed è in una via parallela. Il B&B è veramente eccezionale: un castelletto in pieno centro della città! Dormiamo nella camera/biblioteca. Il gestore è molto gentile. Il parcheggio (5 Rue Richelieu, Quebec City, Québec G1R 1N7) però è un po’ lontano e non facile da trovare (ma almeno c’è ed è gratuito), quindi scarichiamo prima i bagagli.
Restiamo un po’ in camera per asciugarci e sperare che la pioggia smetta. In effetti verso le 18.00 usciamo e per fortuna ha smesso di piovere. In pochi minuti siamo di nuovo in centro e per cena decidiamo di andare a mangiare una poutine da Chez Ashton (54 Palace Coast, Québec, QC G1R 4H8), una sorta di fast-food di poutine dove eravamo già stati nel 2014: prendiamo una poutine con wurstel, una con carne trita e una bottiglia d’acqua per 21,15CAD. Buone.
Prima di rientrare facciamo una bella passeggiata notturna in questa scenografica città: veramente bella! E rientrando ci fermiamo in un Second Cup (800 Rue D'Youville, Québec, QC G1R 3P4) dove prendiamo una cioccolata calda e un dolcetto al cioccolato per 8,15CAD.
Venerdì 27 settembre 2019
Dopo una buona notte nella nostra bella biblioteca scendiamo a fare colazione in una sontuosa sala. Con noi ci sono una coppia di Americani della Georgia, una di San Francisco e una coppia di Canadesi di Edmonton. E altri tre Americani in un’altra tavola. La colazione è molto buona con molti prodotti freschi a buffet più delle uova strapazzate e bacon cotte al momento dal gestore.
Lasciamo a malincuore anche questo B&B e partiamo in direzione di Montreal. In circa tre ore arriviamo all’aeroporto dove dopo 3.164 kilometri riconsegnamo velocemente la nostra Camry: veramente comoda ed economica (abbiamo fatto il pieno solo tre volte in tutto il viaggio!). A proposito, il prezzo della benzina: ad esempio è indicato 125,9CAD, che, grazie al nostro amico di Motreal, abbiamo scoperto vuol dire 1,259CAD per litro...
Oggi a Montreal c’è la marcia in difesa dell’ambiente, Fridays for future, quindi i trasporti pubblici sono gratuiti. Anche la navetta che porta in centro, il 747, è gratuita, solo che si ferma in periferia alla stazione della metro Lionel-Groulx, dove (sempre gratis) prendiamo la linea verde fino alla fermata McGill. Da lì il nostro hotel è vicinissimo, appena qualche minuto a piedi.
Passeremo le ultime due notti allo Le Square Phillips Hotel & Suites (377,94€ per le due notti con la colazione e il wi-fi inclusi con Expedia): per fortuna l’immensa e bella suite è già disponibile anche se sono le 13.00, quindi possiamo disfare le valigie.
La manifestazione (impressionante il numero di persone che ci partecipano) passa proprio accanto al nostro hotel. Decidiamo quindi di fare un’ultima lavatrice (2CAD più altri 2CAD per l’asciugatrice). Una volta la lavatrice partita scendiamo e al Second Cup vicino (1235 Phillips Square, Montreal, Quebec H3B 3E9) prendiamo due sandwich, un banana cake, un marble cake, un mocaccino e un latte per 34,25CAD. Che mangiamo nella nostra suite. Tutto buono.
Una volta la lavatrice e l’asciugatrice finite usciamo e in circa dieci minuti raggiungiamo Square Dorchester e l’ufficio del nostro amico, che ha avuto un’ora di permesso grazie alla manifestazione. Contentissimi di poterlo rivedere e riabbracciare!
Con lui cominciamo una lunga passeggiata che ci porta fino al Village e alle rue St. Denis e rue St. Laurent. Eravamo già stati a Montreal nel 2014, ma avere qualcuno che ti fa scoprire altri aspetti della città non ha prezzo.
Per consolarci un po’ dalla delusione del mancato concerto di Céline Dion decidiamo di andare tutti insieme al cinema a vedere un film che aspettavamo da molto tempo: Downton Abbey, tratto dall’omonima serie di cui siamo tutti e tre grandi appassionati. E abbiamo passato veramente un bel momento!
Dopo il cinema siamo andati a cena in un locale vicino, Mache (1655 Rue Saint-Denis, Montréal, QC H2X 3K4): abbiamo preso una grossa polpetta in antipasto, due mac & cheese, un pouding chômeur, una birra e una bibita per 46,27CAD (52CAD con la mancia). Tutto molto buono.
Dopodiché noi riprendiamo la metropolitana per tornare in hotel e il nostro amico rientra a casa sua a piedi.
Sabato 28 settembre 2019
Ci svegliamo e prendiamo una prima colazione “light” all’hotel (caffé, yogurt e muffin) e poi raggiungiamo il nostro amico per farne un’altra insieme!
Alla stazione della metro compriamo il biglietto che vale per tutto il week-end e include anche il 747 che ci riporterà in aeroporto domani: 14CAD a persona.
La seconda e più corposa colazione la facciamo da Lafayette Hot Dog (1874 St Catherine St E, Montreal, Quebec H2K 2H5): prendiamo dei pancakes e un pain doré con frutta e sciroppo d’acero, succo d’arancia e caffé per 20CAD (25CAD con la mancia). Il nostro amico ci dice che questo è un posto tipicamente locale, dove difficilmente si trovano turisti. E che le cameriere sono spesso donne sole con figli a carico e delle vite difficili, ma comunque molto gentili, efficienti e simpatiche.
Una volta finita anche questa colazione, con i mezzi arriviamo alla stazione della metro Namur, dove c’è uno stranissimo locale sormontato da un’enorme arancia e poco lontano il primo diner di Montreal.
Riprendiamo la metro e arriviamo fino alla stazione Côte des neiges. Una volta fuori la pioggia si fa più insistente, ma in pochi minuti raggiungiamo l’incredibile Oratoire St. Joseph du Mont Royal. Veramente imponente e da cui si ha una bella vista sulla città. L’interno è meno impressionante ma non brutto.
Una volta usciti ci dirigiamo verso il quartiere Côte des neiges. Continua a piovere, quindi decidiamo di fermarci in un caffé per prendere qualcosa di caldo, la Brulerie Urbaine (5252 Côte-des-Neiges Rd, Montreal, Quebec H3T 1X8): prendiamo due latte, un caffé macchiato e un succo d’arancia per 18,05CAD.
Ci spingiamo quindi alla scoperta del quartiere, dove c’è l’Università di Montreal e dove la maggior parte dei palazzi ospitano gli studenti universitari: si potrebbe pensare che siano abitazioni mal tenute e brutte e invece si vede che sono bei palazzi che probabilmente ospitano begli appartamenti e ben tenuti (e ce lo conferma il nostro amico in quanto ha vissuto qui).
Purtroppo continua a piovere quindi riprendiamo la metro fino ad Atwater dove c’è il centro commerciale Alexis Nihon (1500 Atwater Ave, Montreal, Quebec H3Z 1X5) e una food court. Qui mangiamo da Second Pizza tre fette di pizza e due bibite per 18CAD. Facciamo anche una piccola sosta nell’adiacente Forum de Montréal, il vecchio palazzo dello sport dove giocavano a hockey che è stato riconvertito in cinema, negozi e altro.
Riprendiamo la metro fino a Edouard-Monpetit e poi facciamo una bella passeggiata (malgrado la pioggia) nel bellissimo quartiere di Outremont costellato di case stupende. E poi arriviamo fino a St. Viateur bagel (263 Rue Saint Viateur O, Montréal, QC H2V 1Y1), dove si dice siano stati inventati i bagel. Prendiamo un bagel classico a 1,25CAD: buono e leggermente dolciastro.
Per fortuna smette piano piano di piovere e continuiamo la nostra lunga passeggiata fino alla rue St. Laurent. Ci fermiamo per riprendere un po’ fiato e scaldarci da un Tim Hortons e prendiamo una cioccolata, una bevanda alla vaniglia e una limonata per 7,50CAD.
E poi per cena torniamo a piedi fino al Village e andiamo da Poutineville (1365 Ontario St E, Montreal, Quebec H2L 1S1), dove la particolarità consiste nel fatto che ci si può “costruire” la propria poutine, scegliendo il tipo di patatine, di salsa, di formaggio, di carne... Per due poutine, una birra e una bibita spendiamo 39,96CAD (45CAD con la mancia). E molto buone.
Dopodiché noi si torna in metro in hotel per rifare le valigie e il nostro amico a piedi a casa sua.
Domenica 29 settembre 2019
Sveglia e colazione in hotel (una sola oggi...): a buffet e con buona scelta. Poi facciamo check-out e lasciamo le valigie al deposito bagagli dell’hotel.
Prendiamo la metro che in circa dieci minuti ci porta fino alla stazione Pie IX. Da qui in pochi minuti arriviamo ai Giardini botanici: il biglietto costa 20,50CAD a persona e include anche la visita delle serre. Sia le serre sia i giardini sono magnifici, anche se siamo in autunno. E in più il sole splende stamattina, rendendo la visita più gradevole e i giardini ancor più belli! In primavera devono essere veramente un’esplosione di colori, visto che già ora sono coloratissimi!
Riprendiamo la metro fino alla stazione Place des arts e a piedi arriviamo fino alla bella Cattedrale Marie Reine du Monde dove aspettiamo il nostro amico.
In effetti la meta finale non è la Cattedrale ma il vicino Fairmont Le Reine Elizabeth e più precisamente il suo ristorante Roselys (900 René-Lévesque Blvd W, Montreal, Quebec H3B 4A5) dove faremo un sontuoso brunch al costo di 119,58CAD (137,52CAD con la mancia, prezzo totale per noi due). Il ristorante è molto bello, il servizio impeccabile e il buffet immenso! E tutto eccellente!
Finito il brunch facciamo ancora una passeggiatina con il nostro amico arrivando anche davanti al Centre Bell, dove si vede ancora Céline Dion...
Dopodiché salutiamo e ringraziamo infinitamente il nostro amico che ci ha fatto vivere una Montreal diversa, meno turistica e più “vera” di quella che avevamo conosciuto nel 2014. E con cui abbiamo passato un eccellente e indimenticabile week-end! Peccato la lontananza...
Recuperiamo le valigie e prendiamo il 747 che passa proprio accanto l’albergo. Arriviamo in aeroporto abbastanza tranquillamente (solo un po’ di traffico proprio alla fine).
Spediamo le valigie (il check-in l’avevamo già fatto su Internet), passiamo i controlli di sicurezza abbastanza velocemente e tranquillamente e aspettando l’imbarco spendiamo gli ultimi dollari in aeroporto.
L’imbarco è puntuale e più fluido che a Parigi. Il volo è in orario e tranquillo. Arriviamo a Parigi la mattina di lunedì 30 settembre in orario, il passaggio della frontiera, anche qui automatico senza personale, è rapido e anche qui le valigie le aspettiamo a lungo (ma arrivano!).
Recuperiamo la macchina al parcheggio e anche questa bellissima vacanza è purtroppo finita...
Qualche considerazione finale: forse questa volta invece di una macchina compatta avremmo dovuto prendere un SUV in quanto spesso abbiamo fatto strade sterrate, ma alla fine la nostra Toyota Camry se l’è sempre cavata bene. Anche le scarpe avremmo dovuto probabilmente portare con noi quelle da trekking, in quanto abbiamo fatto spesso belle passeggiate nei Parchi Nazionali, ma alla fine ce la siamo cavata lo stesso, anche chiedendo nei vari centri visitatori quali fossero i sentieri più adatti.
E cosa dire del Canada, del Quebec e dei suoi abitanti? Una sola parola ci viene in mente in questo momento che riassume benissimo il nostro sentimento: meravigliosi!
Siamo sicuri che torneremo in Canada per esplorare altre provincie, come la tanto sospirata Alberta, ma anche la British Columbia o Terranova. Ma il Quebec resterà per sempre nei nostri cuori! E sicuramente questo non è un addio ma un arrivederci!
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